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L’impresa sostenibile sta diventando sempre più una priorità per i leader aziendali di tutto il mondo.

Un sondaggio pubblicato in gennaio 2023 da Deloitte, una delle più grandi società di servizi professionali a livello globale, ha mostrato che quasi tutti i dirigenti di alto livello delle grandi aziende si aspettano che i cambiamenti climatici influiscano sulla strategia e sulle operazioni delle loro organizzazioni nei prossimi tre anni. Le questioni più importanti che già stanno influendo sulle loro attività commerciali includono la scarsità di risorse, i cambiamenti nei pattern di consumo e le tasse sul carbonio.

Vediamo cosa si intende per impresa sostenibile, cosa ne pensano i grandi dirigenti aziendali, e i risultati del sondaggio.

Buona lettura!

1. Che cos’è l’impresa sostenibile
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L’impresa sostenibile è un’azienda che considera l’impatto ambientale, sociale e economico delle sue attività e mira a equilibrare questi tre fattori per raggiungere una crescita duratura.

Un’impresa sostenibile si concentra sul lungo termine, prendendo in considerazione le conseguenze delle sue decisioni sul mondo e le persone che lo circondano. Questo può comportare l’adozione di pratiche ecologiche come l’uso di materiali riciclati, l’efficienza energetica e lo sviluppo di prodotti e servizi amici dell’ambiente.

In definitiva, l’impresa sostenibile mira a creare valore per:

  • stakeholder
  • ambiente esogeno
  • ambiente endogeno

Gli stakeholder, ovviamente, nutriranno rispetto e volgeranno un occhio di riguardo per aziende che perseguano tali valori. Oltre ai vantaggi “green” di sposare l’impresa sostenibile, tale modalità aumenta la reputazione della stessa proiettandosi anche, con anticipo, su quello che sarà il futuro: argomenti validissimi per gli investitori e per chiunque orbiti intorno ai rami dirigenziali.

Il valore per l’ambiente esogeno, invece, racchiude tutto ciò che si fa per i fattori esterni: salvaguardia del territorio, riciclo di materie prime, sostenibilità energetica… Insomma: l’impresa sostenibile dona nuova vita alla Terra che ci circonda.

Per quanto riguardo l’ambiente endogeno, ovvero quello interno, possiamo facilmente indicare il benessere dei dipendenti come uno dei plus regala da un’impresa sostenibile: miglior qualità della vita aziendale, iniziative di partecipazione e solidarietà, inclusione e valorizzazione delle diversità, cibo sano e sport… Da questo punto di vista tante aziende estere (soprattutto nordamericane o scandinave) hanno anticipato i tempi programmando queste fasi già un decennio fa.

2. Il sondaggio sull’impresa sostenibile
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Il sondaggio, intitolato “2023 CxO Sustainability Report: Accelerating the Green Transition“, ha coinvolto oltre 2.000 dirigenti di livello C in 24 paesi, provenienti da una vasta gamma di settori e dimensioni aziendali, con ricavi compresi tra 500 milioni di dollari e oltre 10 miliardi di dollari.

I risultati hanno indicato che i cambiamenti climatici sono diventati una priorità per i dirigenti senior, nonostante le loro aziende debbano affrontare importanti sconvolgimenti geopolitici ed economici. I cambiamenti climatici sono al secondo posto nella lista delle tre questioni più importanti su cui concentrarsi nei prossimi dodici mesi, con il 42%, subito dietro alla volatilità economica con il 44%, e davanti ad altri importanti problemi come la catena di approvvigionamento (33%) e la competizione per il talento (34%).

Joe Ucuzoglu, CEO globale di Deloitte, ha dichiarato:

Se ci fosse stato qualche dubbio che i cambiamenti climatici siano una parte permanente dell’agenda commerciale, l’incremento dell’attenzione dei leader sull’impresa sostenibile negli ultimi dodici mesi dovrebbe metterlo a tacere. In un anno di incertezza, sconvolgimento e sfide commerciali, i leader hanno classificato i cambiamenti climatici come una questione di primaria importanza“.

Quasi tutti i dirigenti intervistati hanno dichiarato che le questioni climatiche hanno influito sulle loro aziende negli ultimi dodici mesi, con il 46% che cita la scarsità o il costo delle risorse, il 45% che riporta cambiamenti nei pattern di consumo o preferenze dei clienti e il 43% che si riferisce a regolamentazioni sulle emissioni come tasse sul carbonio o tetti sulle emissioni.

3. Gli investimenti e le azioni per l’impresa sostenibile
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La questione dell’impresa sostenibile si sta posizionando sempre più in cima alla lista delle priorità aziendali, e le risorse per affrontare questi problemi sono aumentate. Infatti, tre quarti degli executive hanno dichiarato che le loro organizzazioni hanno aumentato gli investimenti in sostenibilità negli ultimi 12 mesi, con il 19% che ha segnalato aumenti del 20% o più.

Le azioni mirate alla conversione in impresa sostenibile riportate dai rispondenti al sondaggio includono l’utilizzo di materiali più sostenibili, come materiali riciclati o prodotti a bassa emissione, citati dal 59%, oltre ad aumentare l’efficienza dell’utilizzo dell’energia (59%) o a sviluppare nuovi prodotti e servizi amici del clima (49%). Coinvolgere i dipendenti è diventato anche un’iniziativa chiave, con il 50% che ha dichiarato di aver addestrato i dipendenti sulle azioni e gli impatti del cambiamento climatico.

Nonostante queste iniziative, Deloitte ha notato che alcune azioni importanti non vengono ancora perseguite da molte aziende, solo il 44% delle organizzazioni richiede ai fornitori e ai partner commerciali di soddisfare i criteri di sostenibilità, e solo un terzo lega la retribuzione dei dirigenti senior alle prestazioni ambientali di sostenibilità.

Il sondaggio ha indicato che gli executive sono costretti ad agire sul cambiamento climatico da una vasta gamma di stakeholder, con più di due terzi che riferiscono di sentire la pressione sulla questione da parte dei membri del consiglio d’amministrazione e della gestione (68%), da parte dei regolatori e del governo (68%) e dei consumatori (68%), e molti che segnalano pressione anche da parte degli investitori (66%) e dei dipendenti (65%).

 

Secondo Deloitte, i dipendenti sono diventati sempre più influenti, con oltre la metà degli executive intervistati che hanno dichiarato che l’attivismo dei dipendenti ha portato ad un aumento delle azioni di sostenibilità nelle loro organizzazioni negli ultimi 12 mesi.

4. Gli ostacoli di un’impresa sostenibile
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Come abbiamo letto nei paragrafi precedenti, negli ultimi anni si stanno verificando tanti sforzi da parte dei quadri aziendali per raggiungere lo status di impresa sostenibile:

  • impegno culturale (sensibilizzazione nel proprio ambiente)
  • obblighi societario (ridefinizione dei contatti con gli stakeholder)
  • sforzi economici (investimenti su impresa sostenibile)

Il sondaggio, però, ha anche esaminato gli ostacoli chiave che le organizzazioni devono affrontare per la loro capacità di promuovere gli sforzi di sostenibilità.

Tra questi, troviamo la difficoltà di misurare l’impatto ambientale, il costo elevato e la pressione degli investitori di concentrarsi su questioni a breve termine.

Tuttavia, questi ostacoli sembrano essersi attenuati negli ultimi anni: per esempio, oggi esistono molti indici per misurare l’impatto che un’impresa sostenibile ha sull’ambiente. Al fine di evadere accuse di greenwashing (ovvero tutte quelle opere eco-friendly attivate solo per mettersi in buona luce davanti al pubblico ma senza perseguirle realmente), sono state messe a punto app o sistemi di metriche che aiutano a trarre da delle attività, per così dire, intangibili anche dei numeri precisi e reali. Dai un’occhiata all’ ESG Calculator o agli ormai celebri tool del Footprint Network.

I vari Governi, nel frattempo, si stanno riunendo per fornire aiuti economici che permettano alle aziende di abbracciare la sostenibilità e, soprattutto, di poter contenere i costi di questa transizione. A tal proposito, vi consigliamo la lettura del nostro articolo per scoprire tutti i bandi e i finanziamenti attivi per le imprese.

Infine, come abbiamo letto, molti investitori o stakeholder stanno preferendo un approccio più a medio-lungo termine nella valutazione delle attività in cui sono inseriti. Questo cambio di vedute permette ai dirigenti di attuare con piena calma opere di efficientamento energetico, riciclo, benessere aziendale, o tutto ciò che consenta alla Terra di respirare. Ovviamente, persistono ancora stakeholder alla vecchia maniera, cocciuti, che non riescono a comprendere il valore di un’impresa sostenibile.

Il nostro consiglio è di allontanarsi, il prima possibile, da personalità tossiche e anacronistiche che possono bloccare la crescita della vostra impresa.

D’altronde, anche così si diventa sostenibili.

Per concludere, vi ricordiamo che potete accedere ai report e al sondaggio completo di Deloitte cliccando qui.