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Fotovoltaico modello semplificato: ora le famiglie italiane possono sorridere. Sono finalmente arrivate le indicazioni dal Governo per l’incentivo che aumenta esponenzialmente le possibilità di ottenere sgravi fiscali e risparmi energetici.
La principale novità del fotovoltaico modello semplificato riguarda la capacità di istallazione degli impianti. Con questo nuovo sistema, si potranno istallare impianti fino a 200 KW. In precedenza, poteva essere applicato soltanto fino ai 50 KW, una capacità notevolmente più ridotta.
Scopriamo insieme che cosa significa “fotovoltaico modello semplificato”, i suoi vantaggi, i costi, e gli effettivi risparmi che possono ottenere le famiglie.
Che cos’è e come funziona un impianto fotovoltaico
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Innanzitutto partiamo dal principio: un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico capace di produrre energia da una fonte rinnovabile e inesauribile, come quella solare.
L’energia del sole viene catturata dai cosiddetti moduli fotovoltaici, che sono spesso costruiti con il silicio (monocristallino o policristallino), e che la trasformano in energia elettrica da utilizzare per tutta la casa. Tali moduli si distinguono in due categorie:
- Grid connected, ovvero gli impianti connessi alla rete elettrica locale. Essi lavorano in simbiosi con la rete procurata dal fornitore, così da limitare la richiesta di produzione a esso e utilizzare solo l’energia che serve veramente. La parte in eccesso, poi, verrà venduta direttamente alla rete, aumentando così il risparmio generale.
- Stand alone, ovvero gli impianti isolati dalla rete. Questi sono indipendenti e assicurano l’alimentazione di carichi specifici. Possono fornire energia ad appartamenti, ma anche a intere comunità e/o stazioni di telecomunicazione. Sono provvisti di un sistema di batteria che ne garantisce la continuità, e stanno acquisendo sempre più attenzione dati gli abbattimenti dei costi delle tecnologie.
Il fotovoltaico modello semplificato mira a snellire le procedure per l’accettazione della domanda e ad avere maggiore autonomia.
La novità: il fotovoltaico modello semplificato
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Come purtroppo è spesso accaduto nel nostro Paese, le procedure burocratiche in tema di comunità energetiche e risparmio ambientale sono sempre state lente e complicate.
Con il fotovoltaico modello semplificato, invece, si punta a delle facilitazioni che permetteranno a più famiglie di accedervi e a ottenere detrazioni. La delibera arriva direttamente dal nuovo Ministero della Transizione Ecologica (Mite) che, con l’attuazione del Decreto Energia, certifica la volontà del Governo italiano a rendere facile e veloce il passaggio a una comunità sostenibile.
Lo snellimento delle procedure è sintetizzato nel concetto di autonomia: il richiedente può trasmettere la sua richiesta al gestore della rete, che effettuerà le verifiche insieme a delle società specializzate e, in caso di esito positivo, sarà lui stesso ad avviare autonomamente l’iter per la connessione alla rete.
Il fotovoltaico modello semplificato è la risposta del Governo ai rincari delle bollette e alla crisi energetica.
Fotovoltaico modello semplificato: costi, detrazioni e tempistiche
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Il costo di un impianto fotovoltaico può variare dai 2500 ai 3500 euro per kWp. Va segnalato che, in media, un’abitazione familiare necessita di un impianto di almeno 3 KWh.
La differenza tra i prezzi, a ogni modo, è dipesa da:
- Materiali adoperati
- Tecnologia utilizzata
- Dimensioni dell’impianto
- Dimensioni dell’edificio
- Costi dell’azienda
Per darvi un’idea della media generale, abbiamo calcolato delle stime che tengono conto anche degli sconti in fattura e della riduzione dell’IVA: il fotovoltaico modello semplificato necessita di una spesa tra i 4mila euro ai 7mila euro.
Si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi nella percentuale del 50% le spese sostenute fino al 31/12/2024 per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa. La detrazione viene spalmata in 10 anni tramite dieci rate annuali di uguale importo.
Per quanto riguarda le tempistiche sui lavori da effettuare, molto dipenderà dai fattori di cui sopra, come le dimensioni degli impianti, la disponibilità di materiale e tecnologie, e l’accettazione della domanda che, come abbiamo già letto, è stata facilitata dal fotovoltaico modello semplificato.
L’istallazione in loco richiede pochi giorni, una settimana massimo. Ma dalla richiesta fino all’inizio dei lavori vanno calcolati dai 2 ai 5 mesi. Per questo, vi consigliamo di cominciare subito a informarvi e a contattare chi può aiutarvi con le procedure e la documentazione.
Con il fotovoltaico modello semplificato quanto si risparmia?
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In questi incerti tempi in cui impervia la crisi del gas si è scatenata una corsa alle energie rinnovabili. Le famiglie italiane più accorte si sono già mosse in anticipo, e ora con la notizia del fotovoltaico modello semplificato assisteremo a un proliferarsi di interesse, così che ne potrà giovare il nostro ambiente ma anche il nostro portafoglio.
In questa maniera si abbattono i costi di consumo di energia prelevata dalla rete, e quindi di conseguenza anche i costi in bolletta. Si potrà risparmiare fino al 55% (qui uno studio condotto da Altroconsumo.it), ma se gli impianti saranno istallati nell’ottica della formazione di una comunità energetica, il risparmio potrà essere anche del 70% ogni anno rispetto alle tradizionali spese.
Conclusioni
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Insomma, ora si fa sul serio: a fronte della crisi energetica che sta vivendo l’Italia e l’Europa intera, il Governo ha deciso di facilitare l’accesso al fotovoltaico con il programma del fotovoltaico modello semplificato. I costi sostenuti dalle famiglie per le istallazioni potranno essere facilmente recuperati con il risparmio energetico nel giro di pochi anni e con le detrazioni che i bonus permettono di ottenere.
Infine, ma non meno importante, queste procedure contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente e riducono nettamente gli sprechi sul nostro pianeta. La costituzione del nuovo Ministero ad hoc e le detrazioni che il Governo sta mettendo a disposizione, testimoniano l’urgenza con cui, tutti noi cittadini, dovremmo iniziare a fare la nostra parte per la sostenibilità ambientale.
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