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Recentemente l’Agenzia europea dell’ambiente, un organismo dell’Unione Europa dedicato al monitoraggio delle condizioni ambientali, ha diramato un rapporto in cui descrive la figura degli Energy Prosumer, ovvero quei cittadini che tornano padroni dei proprio consumi producendo autonomamente energia rinnovabile.

Se siete lettori del nostro blog, saprete che abbiamo dedicato molto spazio agli Energy Prosumer poiché per Ecosisma.it è molto importante sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo le responsabilità che noi, cittadini del mondo, abbiamo nei confronti della Terra che ci ospita. E oggi, vogliamo arricchire questa figura chiave con le descrizioni nel rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, dal titolo “Energy Prosumer in Europe: Citizen participation in the energy transition”.

Per chiarimenti o curiosità vi invitiamo a lasciare un commento su questo articolo o sui post delle nostre pagine Facebook, Instagram e LinkedIn.

1. Cosa sono gli Energy Prosumer
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Gli Energy Prosumer possono essere definiti come individui o, in senso più largo, come comunità che producono e consumano energia elettrica tramite fonti rinnovabili, come pannelli solari, turbine eoliche, o impianti fotovoltaici.

La definizione di “Energy Prosumer” nasce dalla crasi tra le parole anglofoni producer e consumer: è infatti facile comprendere come individui (o comunità) di tale tipo ricalchino contemporaneamente il ruolo di produttori di energia (grazie alle fonti rinnovabili) e di consumatori della stessa (essendo la produzione dedicata al proprio consumo).

Gli Energy Prosumer stanno riscoprendo nuova attenzione grazie alla crescita e alla diffusione delle comunità energetiche. Questi nuovi concetti sono all’ordine del giorno per via di bandi e finanziamenti che il Governo dedica alla loro creazione, e per una sensibilizzazione sempre più forte verso gli argomenti ambientali e riguardo la sostenibilità.

Puoi scoprire tutto delle comunità energetiche leggendo la nostra MAXIGUIDA.

Puoi scoprire tutti i bandi e i finanziamenti attivi per le comunità energetiche leggendo il nostro articolo sempre aggiornato.

Dunque, gli Energy Prosumer rappresentano un’opportunità unica per ridurre la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili e promuovere un sistema energetico più sostenibile e resiliente. All’interno dei progetti di comunità energetiche, gli Energy Prosumer svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente, poiché generano energia pulita e riducono le emissioni di gas serra, contribuendo a un futuro più verde e sostenibile.

Inoltre, gli Energy Prosumer possono anche vendere l’energia in eccesso alla rete elettrica, generando entrate supplementari e contribuendo a una maggiore equità energetica. Questo, infatti, è un altro dei principi cardine delle comunità energetiche che oltre ad aiutare la Terra garantiscono anche benessere economico agli individui e un ricambio di energia pulita, che non viene mai sprecata.

2. Il rapporto sugli Energy Prosumer
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Come dicevamo in apertura, l’Agenzia europea dell’ambiente ha dedicato un rapporto alle potenzialità della generazione distribuita nei vari Paesi UE, incluso le comunità energetiche rinnovabili.

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è una soluzione per tagliare le bollette e combattere la crisi energetica attuale. L’Italia può essere tra i Paesi protagonisti a livello UE di questo nuovo modello di autoproduzione energetica, grazie agli Energy Prosumer e alle comunità energetiche rinnovabili. Il nostro Paese, infatti, si trova in una posizione favorevole rispetto a tanti altri in Europa per via della forte programmazione di cui si è investita negli ultimi anni. Il modello italiano ha ricevuto plausi e attenzione da parte di altri Stati, che ne colgono le potenzialità e soprattutto la crescita nel giro dei prossimi 5 anni.

Ovviamente, nonostante questo status, vi sono Paesi che hanno iniziato molto prima di noi (come quelli scandinavi già dagli anni ’70, la Germania degli anni ’80, o il Regno Unito negli anni ’90) che contano più comunità energetiche di noi. Ma la strada è assolutamente quella giusta.

Puoi scoprire lo stato delle comunità energetiche in Italia e nel mondo leggendo questo articolo.

Tornando al rapporto, esso esplora le potenzialità per gli Energy Prosumer in Europa e spiega come facilitare la loro partecipazione alla transizione verde. Secondo le stime, entro il 2050 è tecnicamente possibile autoprodurre il 30-70% dell’energia elettrica in ogni singolo Paese UE, ma serve un’accelerazione delle politiche e delle misure per creare comunità rinnovabili e incentivare gli investimenti da parte di famiglie e imprese.

Il rapporto spiega che queste figure possono essere famiglie, gruppi di inquilini o cooperative energetiche locali e possono produrre elettricità e/o calore da fonti rinnovabili.

3. I vantaggi e gli ostacoli descritti nel rapporto
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Il dettagliato rapporto, che conta oltre 50 pagine di informazioni, dettagli, e casi di studio, non è una semplice propaganda verso la transizione verde e le comunità energetiche.

Trattandosi di un rapporto di un ente governativo riconosciuto, la precisione nelle informazioni abbraccia anche tutta una serie di ostacoli e/o indicazioni utili insieme agli ovvi vantaggi già descritti.

Nel riportare alcuni casi importanti in giro per l’Europa, vengono tracciate anche i meticolosi studi che hanno portato individui, imprese o enti a trasformarsi in comunità energetiche.

Infatti, prima di tuffarsi in un progetto del genere, lo stesso rapporto consiglia di dotarsi di uno Studio di Fattibilità che possa indagare non solo sugli aspetti tecnici o territoriali di una comunità energetica, ma anche sulle condizioni economiche in cui versa l’individuo che investe e sui calcoli per il ritorno di un guadagno e del risparmio.

Nonostante gli aiuti dei Governi tramite bandi e finanziamenti, l’esborso per costruire impianti fotovoltaici o riguardanti altre fonti di energia va calcolato nel piano di costi e benefici che un aspirante Energy Prosumer deve fare. Come detto, i vari finanziamenti permettono di ammortizzare le spese, rateizzarle, detrarle dalle ricevute fiscali, e la costituzioni di grandi comunità (per esempio tra più condomini abitati vicini) permette anche di dividerle tra tutti i partecipanti.

Su Ecosisma.it puoi trovare il nostro Simulatore del fotovoltaico: inserendo alcuni dati, come la spesa media in Mw, metri quadri dell’appartamento ecc., puoi stimare l’energia da produrre, risparmiare, e il guadagno in euro.

L’Agenzia europea dell’ambiente quindi consiglia di avvalersi di professionisti che possano effettuare Studi di Fattibilità non solo tecnici ma anche economici. Noi aggiungiamo che queste delicate operazioni vadano fatte da chi è esperto nel settore e conosca bene, grazie ai lavori svolti, i costi e i benefici che comporta diventare Energy Prosumer.

Chiedi una consulenza gratuita a Ecosisma.it scoprendo i nostri servizi di supporto su Studi di Fattibilità a tutto tondo.

Scopri anche i nostri recenti lavori come la costituzione di Comunità Energetiche a Taranto.

 

4. Conclusioni sugli Energy Prosumer
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L’Unione Europea sta lavorando per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, ovvero diventare climaticamente neutra entro il 2050 e migliorare la sicurezza energetica.

Questo richiederà una drastica trasformazione del sistema energetico europeo, basata sull’efficienza e l’utilizzo di energie rinnovabili, dove il sistema energetico diventerà più decentralizzato con un gran numero di siti di produzione relativamente piccoli. Anche il riscaldamento, il raffrescamento e la mobilità devono essere decarbonizzati mediante elettrificazione diretta, integrazione di energie rinnovabili e utilizzo di nuovi vettori energetici.

Il contributo degli Energy Prosumer sarà fondamentale per la realizzazione della transizione. Oltre alla costituzione di comunità energetiche (la via più rapida, solida, ed economicamente vantaggiosa), molti cittadini dell’UE già sostengono questa trasformazione riducendo il loro consumo di energia, passando a fornitori di energia rinnovabile o scegliendo stili di vita sostenibili.

L’obiettivo descritto nel rapporto è quello di fornire un sostegno finanziario agli Energy Prosumer per promuovere la produzione e il consumo di energie rinnovabili a livello domestico. Questo contribuirà a ridurre i costi delle fonti di energia rinnovabile, aumentandone la competitività rispetto alle fonti tradizionali di energia, e aumenterà l’interesse dei cittadini per la produzione e l’utilizzo di energie rinnovabili.

In conclusione, gli Energy Prosumer stanno diventando una parte sempre più importante del sistema energetico europeo. Abbraccia anche tu il cambiamento: torna a essere padrone dei tuoi consumi.

Puoi leggere il rapporto completo dell’Agenzia europea dell’ambiente cliccando qui.